I miei preferiti

Barbara MrsTeapot B's favorites book montage

Narcopolis
Libertà
Mr Gwyn
Tre volte all'alba
Nel tempo di mezzo
1Q84: Libro 1 e 2. Aprile-Settembre
Ragione e sentimento
Una cosa da nulla
84, Charing Cross Road
Mr Jones e lo zoo della Torre di Londra
C'è ma non si
Il profumo
Stirpe
Le notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo
Il Circolo Pickwick
Il Maestro e Margherita
La signora Dalloway
La cena
Un giorno di gloria per Miss Pettigrew
La metamorfosi


Barbara MrsTeapot B's favorite books »

martedì 31 dicembre 2013

Tendenza fine anno, le top ten. E io le detesto

Dicembre, il mese del Natale, della gioia, delle luci, dei regali e delle certezze: cascasse il mondo, a dicembre, nel panorama culturale italiano succede che

esce IL film di Pieraccioni
un paio di cinepanettoni
100 film per bambini,
esce IL libro di Bruno Vespa,

boom di libri di cucina che millantano di insegnarti a preparare un cenone di Natale senza stress, in largo anticipo (?), con poca spesa (???????????????) e tanta resa - per non parlare del cake design, che, come Hansel, va un casino quest'anno - 

l'oroscopo di Paolo Fox - che tristezza il 2014 per gli Acquario come me...
film mielosi in tv di renne parlanti e miracoli vari in cittadine americane illuminate, ed innevate, ma per le quali si circola solo con un maglione, sciarpa e berretto (ma perché le attrici non sembrano cretine come me con il berretto?)

e puntualmente, dal 20 in poi, fioriscono le TOP TEN


Restiamo in tema di libri: 

 - i libri più venduti del 2013. Ok, forse la più sensata, ci sono i dati, ma poi chi mi dice che son stati tutti letti? Qualcuno avrà pur ceduto ad acquisti puramente libridinosi. Inoltre, se un libro è stato comprato da tante persone, vuol dire necessariamente che sia un bel libro?

- i libri più letti. Ci si basa sulle vendite o si fanno sondaggi? In caso di vendite, si veda sopra. In caso di sondaggi - vedi i vari awards sui siti - eh, come sono diventata cool? -  c'è sempre da scegliere tra una rosa di libri selezionati.

- i migliori 10 libri del 2013: classifica gettonata tra le testate, i blogger e i lettori. Va bene, giudizio personale. Ma c'è un ma, che io proprio non riesco a mandar giù.

Come si fa a scegliere? A stilare una classifica: 1 mi è piaciuto più di 2 e così via, confrontando vari generi letterari, autori diversi, magari tralasciando addirittura il momento in cui è stato letto il libro, che in molti casi influenza il giudizio. Ci sta una classifica di titoli di uno stesso autore, quello sì, ad esempio non metterei Expo 58 tra i primi tre di CoeParlare in generale, mi sta bene, ma la classifica no. 
Potrebbe apparire anche offensiva, peggio, paracula. 


Con questo non voglio dire che io non abbia avuto i miei preferiti tra i libri letti nel 2013, ma la classifica no, non la faccio, non mi piace e la trovo poco elegante. E soprattutto senza senso, perché ogni libro è a sé, ha la sua storia, il suo inizio, la sua fine, il suo momento, il suo modus legendi. Ed il suo genere. Parlando di film ho adorato Dogville, così come impazzisco per Una pallottola spuntata: il giorno e la notte, come poterli paragonare? Eppure in una classifica non saprei quale mettere prima. Voglio darmi arie da intellettualoide? N.1 Dogville. Sono un po' giù? N. 1 Una pallottola spuntata. Sono un'intellettualoide un po' giù? EN 2 mg.

Quindi dirò solamente che il 2013 è stato un anno piacevolissimo per quanto riguarda le letture,con molti stimoli e sorprese, a tratti esaltante.
Ho amato l'ultimo di Julian Barnes e il primo di Ozpetek
Ho riso con Bianchini, Julia Stuart e David Forrest
Ho scoperto, perché mai letti prima, Antonio Hill, Daria Bignardi, Sayed Kashua, Javier Marìas.
Mi sono innamorata di Ned Beauman, Ruth Ozeki e John Lanchester.
Mi sono commossa con Melania Mazzucco, Bresciani, Calvetti, Tiziana Lo Porto e R.J. Palacio.
Mi sono emozionata con Arturo Pérez - Reverte, Robert Galbraith e Ruiz Zafòn.

Sono stata delusa da alcuni autori, non ho apprezzato alcuni libri come ci si aspettava (Stoner e Limonov - e qui scatterà il linciaggio. Belli, certo, ma non mi è scattata la molla).
Mi sono rifugiata nei classici, unici.

E' stato bellissimo leggere e continuerò a farlo. 
Un affettuoso augurio ed un ringraziamento agli scrittori ed agli editori e Buon Anno a tutti, con un libro in mano sarà migliore.

domenica 29 dicembre 2013

Relax


Oggi relax in compagnia di Taiye Selasi con La bellezza delle cose fragili, Einaudi - fino ad ora bellissimo - e tanto tè caldo.
E il pargolo mi ha promesso che inizieremo Il trattamento ridarelli, del grande Roddy Doyle, Salani. Non vedo l'ora.

E tra una sorsata, una lettura e una coccola, un'occhiata a Granta.

Auguro a tutti una giornata altrettanto rilassante e ovviamente Buon Anno!

martedì 3 dicembre 2013

Ho letto ROSSO ISTANBUL

Il primo romanzo di Ferzan Ozpetek è come me lo immaginavo: semplice e poetico, etereo e romantico, nostalgico e intimo. Bellissimo.
Vi si narrano, a capitoli alterni, le storie di lui, Ozpetek, di ritorno ad Istanbul, la sua città natale, in visita alla mamma, e di lei, Anna, una quarantenne italiana per la prima volta in Turchia, con il marito e una coppia di giovani amici.

Prendono lo stesso aereo e vivono la stessa città, in modi diversi, ma non dissimili, durante i giorni della recente occupazione di Gezi Park.


Manifestanti durante l'occupazione di Gezi Park

Ozpetek ha scritto questo romanzo con la stessa eleganza che caratterizza i suoi film, con la medesima raffinata naturalezza che ha nell'inquadrare quel dettaglio - un oggetto, un'espressione, un profumo, un colore, un modo di camminare o di toccarsi la collana - con la stessa cura che ha per l'animo umano, per la vita e per la morte.

Il viaggio di Ferzan e Anna li ha spogliati delle certezze, li ha messi a nudo, come quando si nasce, e Istanbul li ha partoriti di nuovo e li ha colorati di rosso, e di blu.

"Istanbul è il blu e il rosso, che paiono riuscire a fondersi solo in certi tramonti sul Bosforo. E il rosso, il rosso dei carrettini dei venditori ambulanti di simit: le ciambelle calde ricoperte di sesamo che sono la prima cosa che compro quando arrivo. Il rosso fiammante dei vecchi tram: oggi ne è rimasto solo uno, con cui i turisti attraversano il cuore della città. Il rosso - arancio con cui erano decorati i piattini del tè che una volta ti porgevano nei kahve: tè bollente, servito nei bicchieri di vetro. Il rosso dello smalto sulle unghie di mia madre, lei che ha sempre amato i colori pallidi, delicati."


Rosso





Ferzan Ozpetek
"Rosso Istanbul"
Mondadori
2013

anche in versione e-book
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