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Mr Gwyn
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1Q84: Libro 1 e 2. Aprile-Settembre
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Una cosa da nulla
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Mr Jones e lo zoo della Torre di Londra
C'è ma non si
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Stirpe
Le notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo
Il Circolo Pickwick
Il Maestro e Margherita
La signora Dalloway
La cena
Un giorno di gloria per Miss Pettigrew
La metamorfosi


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lunedì 28 dicembre 2009

Papà Bassotto torna con Corpo Morto

Una scommessa, il cadavere di uno sconosciuto nascosto in una barca, i problemi finanziari di un editore, Serena, i dissapori tra due soci, una donna misteriosa ed un amante misterioso, segreti, bugie. Non era questo che il metodico e tranquillo vicecommissario Zottìa, di Milano e sposato, si aspettava da quella vacanza tanto agognata, meritata, solitaria e temuta a Positano. Temuta perché avrebbe incontrato dopo anni la sua ospite Teresa, sorella di Serena, quest’ultima suo grande amore mai apertamente dichiarato, entrambe compagne di università ed amiche di Zottia.
Zottia farà quindi parte, per otto giorni, di un gruppo di amici, tra cui, oltre a Teresa e consorte, l’inaspettata Serena, che ha appena lasciato il marito, un giornalista intraprendente innamorato di Serena, il notaio Vuattone, il borioso editore Aureliano Severi, sua moglie e la cagnolina Meg Ryan, i due soci del marito di Teresa.
Al terzo giorno della sua permanenza nella meravigliosa Costiera Amalfitana, il ritrovamento del cadavere. Zottia viene inevitabilmente coinvolto nelle indagini insieme al Maresciallo Antuoferno ed inizia l’avventura, in modo elegante, pacato, intelligente ed ironico.
Non ci sono scene di sesso, ma amori romantici, non ci sono bambini o donne che subiscono violenze, non c’è droga, non ci sono file criptati, mancano zombie e vampiri, non ci sono inutili ed antiestetici spargimenti di sangue. Vi si trovano bigliettini – di carta! - strappati, analisi psicologiche, deduzioni basate sulla logica, altri cadaveri ed un finale inaspettato.
Se non fosse per l’ambientazione contemporanea, Corpo Morto potrebbe sembrare un classico del giallo, perché di questo ha il buongusto, la raffinatezza, la semplicità, l’eleganza e tanto humour, grazie a più di una figura, tra cui spicca quella dell’editore (denuncia ironica del mondo del libro?).
A dodici anni dal suo primo romanzo giallo, “Testimone invisibile”, Marco Polillo torna con tutta la sua passione e l’amore per il mystery all’inglese, che l’hanno portato a pubblicare l’ormai mitica collana I bassotti. Speriamo non dover attendere tanto per un terzo romanzo.

http://corpifreddi.blogspot.com/2009/12/corpo-morto-marco-polillo.html


martedì 15 dicembre 2009

Letture natalizie - Sotto la neve


E' la Vigilia di Natale quando una tormenta di neve investe il treno delle undici e trentasette da St. Pancras, bloccandolo in aperta campagna inglese, e creando non poco disagio per i passeggeri, tra i quali i sei occupanti di uno scompartimento di terza classe. Improvvisamente l'anziano signore di quel gruppetto, sensitivo ed esperto di fantasmi, scende dal treno di corsa, senza dire nulla, all'inseguimento di Dio solo sa cosa. Quattro dei passeggeri rimasti, attoniti, decidono di seguire le sue tracce, poco visibili a causa dell'incessante e sempre più violenta nevicata. La sorte li guida nei pressi di una villa, illuminata all'interno. Bussano: nessuna risposta. Entrano: nessuno ad accoglierli. Chiamano: nessuno risponde. Neppure lo strano sensitivo. Ad accoglierli solo un grande quadro sulla parete sopra il camino. Una pittura ad olio in una pesante cornice dorata, e rappresenta un anziano signore dalle spalle ben dritte che sembra fissarli con un'espressione cinica, quasi di sfida. Ci sono altri quadri appesi alle pareti, e salgono lungo una scala che curva, ma gli ospiti non invitati hanno occhi solo per il ritratto dell'anziano signore, per via della presenza dominatrice del soggetto.
I camini sono accesi, la tavola della sala è apparecchiata per il tè, la dispensa è piena di provviste e in cucina c'è il bollitore sul fuoco, ed un coltello sul pavimento.
Il disagio aumenta, ma il maltempo imperversa e quello è di certo un rifugio sicuro. Sicuro?
Dopo alcuni momenti arrivano anche lo strano sensitivo, in compagnia di un figuro alquanto ambiguo. Poi il sesto occupante dello scompartimento del treno. Il gruppo è ancora riunito in quella inquietante e solitaria dimora, con i suoi rumori, le sue presenze, i suoi segreti ed un cadavere sepolto in giardino dalla neve.
Se il cadavere è del padrone di casa, chi l'ha ucciso e come ha fatto a fuggire l'assassino? L'ha ucciso con il coltello trovato in cucina? I rumori che si sentono in casa sono dell'assassino? Ma la casa è vuota a parte gli ospiti. Fantasmi, si mormora.
Nel giro delle ventiquattro ore della storia, si passa dal mystery, alla ghost story, al giallo deduttivo.
Farjeon è abilissimo nel creare quell'atmosfera gotica che si vive leggendo il libro, una trama intrigante e logica e nel delineare in modo sublime il carattere e la psicologia dei personaggi.
Lettura adatta a questo periodo natalizio, ancor più suggestiva se davanti ad un bel fuoco scoppiettante, con una tazza di tè bollente ed accompagnata dal fischio del vento che fa danzare enormi fiocchi di neve. Perdonate i clichés, ma non ho resistito.

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